Žodžiai dainai: Atarassia Grop. L'involuzione Della Specie. Novembre '43.
"Oh partigiano, portami via, oh bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
Oh partigiano, portami via, che mi sento di morir"
La nebbia di novembre come un angelo caduto s'addormenta in val Padana in poco meno di un minuto
Succedeva tutto come senza perche in quell'autunno del '43
Al collo un fazzoletto del colore del sangue, una mitraglia fra le mani fredde, luride e stanche
La staffetta pensa alla sua bella che l'aspetta e dalla scatola di latta prende un'altra sigaretta
Sa bene che il nemico non tarda ad arrivare, che ha una buona mira e lui non sa sparare
La paura lo congela ma per non sentirsi in croce canta un canto partigiano con un filo di voce
Oh partigiano portami via che mi sento di morire e se io muoio partigiano, tu mi devi seppellire
La, sotto l'ombra di un bel fior
Le idee le puoi accettare, condividere od odiare, se ci credi davvero morire e meglio che scappare
E piuttosto che scappare resto fermo nel mirino anche quando so che non vedro un altro mattino
E il ventisei novembre mille nove quattro tre, fu l'ultimo mattino per soldati come me
E' convinto che la storia la facciamo tutti quanti, basta solo aver le palle d'alzarsi e farsi avanti
Oh partigiano portami via che mi sento di morire e se io muoio partigiano, tu mi devi seppellire
La, sotto l'ombra di un bel fior, sotto l'ombra di un bel fior
(Grazie a Gre_Hateful per questo testo)
L'involuzione Della Specie
Atarassia Grop
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