Žodžiai dainai: Riccardo Cocciante. Canzone Indiana.
Questa canzone indiana
e un profumo da seguire per capir di piu'
una brezza che ci spinge su
con il naso nel cielo
E' un dolore che ti scende giu'
E che arriva da lontano dove c'e chi ormai
ha raggiunto quella linea blu
fra la terra ed il cielo
Un desiderio profondo che nasce
di entrare in altre dimensioni in cui
il respiro sia umano
perche' non e sano
chiudersi in noi
Perche' di errori ne abbiam fatti tanti
e abbiamo appreso cosi' poco sai
che rischiamo dormendo purtroppo di non svegliarci mai
perche' il senso della vita
e uno straniero in mezzo a noi
e questa casa e vuota
se vuoi entrare-io posso-tu puoi-
Questa canzone indiana
e un incenso che si spande sempre un po' di piu'
una scala che ci porta su'
con il naso nel cielo
e sono immagini e silenzi chiari che la mente
ricostruisce con l'intento di capir di piu'
la magrezza di un santone assente
non piu' in terra ma in cielo
Perche' di errori ne abbiam fatti tanmti
e abbiamo sofferto inutilmente se
non usciamo dai prati di ortiche
per scoprire cio' che di bello c'e
perche' il senso della vita
e uno straniero in mezzo a noi
e questa casa e fredda
la possiamo scaldare-se vuoi-
(Grazie a Lunatrans per questo testo)
e un profumo da seguire per capir di piu'
una brezza che ci spinge su
con il naso nel cielo
E' un dolore che ti scende giu'
E che arriva da lontano dove c'e chi ormai
ha raggiunto quella linea blu
fra la terra ed il cielo
Un desiderio profondo che nasce
di entrare in altre dimensioni in cui
il respiro sia umano
perche' non e sano
chiudersi in noi
Perche' di errori ne abbiam fatti tanti
e abbiamo appreso cosi' poco sai
che rischiamo dormendo purtroppo di non svegliarci mai
perche' il senso della vita
e uno straniero in mezzo a noi
e questa casa e vuota
se vuoi entrare-io posso-tu puoi-
Questa canzone indiana
e un incenso che si spande sempre un po' di piu'
una scala che ci porta su'
con il naso nel cielo
e sono immagini e silenzi chiari che la mente
ricostruisce con l'intento di capir di piu'
la magrezza di un santone assente
non piu' in terra ma in cielo
Perche' di errori ne abbiam fatti tanmti
e abbiamo sofferto inutilmente se
non usciamo dai prati di ortiche
per scoprire cio' che di bello c'e
perche' il senso della vita
e uno straniero in mezzo a noi
e questa casa e fredda
la possiamo scaldare-se vuoi-
(Grazie a Lunatrans per questo testo)
Cocciante, Riccardo
Cocciante, Riccardo
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