Žodžiai dainai: Giorgio Gaber. Libertà Obbligatoria. Il Sogno Di Marx.
Quando si e un po' filosofi non si sogna mai a caso.
Ero una specie di Diogene, con una lampada da duemila Watt, una macchina fotografica, e cercavo in un posto che poteva essere Milano.
Sento una voce nella nebbia che mi fa:
"Cosi non fotograferai mai niente!"
"Chi siete?"
Lui: "Un tedesco di passaggio". Esce dalla nebbia un bel signore con la barba e si presenta: "Piacere, Carlo Marx".
Oeh!... (stupore)
"Vedi ragazzo..." Come ragazzo?... Mi chiamano tutti compagno, arriva questo... e cambia il vocabolario un'altra volta. "...non basta una macchina fotografica con un obiettivo giusto... Tu sbagli i tempi, credimi. Io ho una certa esperienza della roba che si muove!" E questo e vero. "Dunque, come si muoveva il tutto ai miei tempi? Guarda, qui c'era il capitale, qui le classi, la borghesia eccetera eccetera". E io: flash!
Simpatico Marx quando si scalda... Sembra un paparazzo! Pero mi permetto di dirgli: "Anche noi, capitale, classi, borghesia... flash!"
"Bravi!"
"Grazie!" Ho capito dopo che bravi voleva dire ciglioni... Affettuosamente, si intende.
"Bravi, la borghesia... non c'e piu. O meglio, non conta... Sbriciolata!"
E no, qui mi incazzo... Non c'e piu... Oh dio, non c'e piu la borghesia!... Che detto da lui fa anche rabbia, perche uno dice: ci ha preso per il culo fino adesso.
E io: "Ma i padroni, i capitalisti?"
Lui guarda, bello, con quegli occhi che vedono tutto: "I padroni, i capitalisti... non li vedo... nel senso che... stanno diventando impersonali."
"Puttana miseria! Ma io ho bisogno di aggrapparmi a qualcosa, ho bisogno di punti fermi!"
"Allora dovevi parlare con Gesu!"
"Gia fatto grazie... Ma mi dica, maestro... la lotta di classe... la lotta di classe... lasciamo almeno la lotta di classe!"
Lui, calmo: "La lotta di classe..."
"Piu svelto maestro!..."
"La lotta di classe sarebbe ancora giusta..."
"Ooh!..."
"...se fossero chiare le classi!"
"Come non son chiare le classi!?... Allora non sei marxista! Scusa se mi incazzo, Marx... ma mi sembri un po' spappolato. E l'imperialismo, l'imperialismo?"
"Mah!..." Com'e calmo, Marx!
"Dai, l'imperialismo?!..."
"Mah... Ne parlavo con Lenin. E lassu che lo guarda... Lui ci e fissato! Dice che ne ha un'immagine un po' sfuocata. Parla di Pax... di Pax Americana... Dice che la pace e peggio della guerra".
"Si, questo l'ha detto anche il matto dei certificati. E poi, e poi... non vedete piu niente? Cosa guardi, ora, cosa guardi se non c'e piu niente?"
"Non e vero, la lotta c'e ancora. Anzi, i nemici ci sono piu di prima. Ma si presentano in un altro modo. E tutto piu... La vedi la produzione? Era cosi... una bambina. Com'e cresciuta! Che salute! Me la ricordo, io... una bambina con i padri che... fai questo, fai quello!... Roba da matti. Una donna, autonoma, va da se, va da se. Bisogna fare qualcosa... " Tira fuori una Leika col soffietto... " ...bisogna fare qualcosa, flash! E tutto piu... flash!... si, certo.... flash! Interessante... flash! ho capito... E' tutto piu..."
E il vecchio se ne ando ancheggiando, lasciandomi nell'angoscia piu assoluta. " Il rullino, il rullino!... Non andare via!... Il rullino... spediscimelo! "
Maledetto testardo, fissato, anche con l'arteriosclerosi viene qui, vede che tutto si muove, scatta a un cinquecentesimo... e una mania, una mania! Ci avevo le idee chiare, precise...
"Scrivimi! Si, scrivimi qualcosa!"
Che se no, magari, tra una decina d'anni, uno si alza una mattina e, senza saperlo, si trova li davvero senza borghesia, senza classi, senza padroni... ma nella merda piu di prima!
Giorgio Gaber
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