Žodžiai dainai: Grazia di Michele. La Coscienza.
Io dovevo capirlo
da come mi spogliavi
dalla musica che ascoltavi
dovevo si
Io dovevo capirlo
dai tuoi condizionali
dai giornali che non leggevi
dovevo si
dal ritratto delle tue donne complicate
dalle occhiate del tuo migliore amico su me
Io dovevo capirlo
dai treni che perdevi
dai regali che mi facevi
dovevo si
Io dovevo capirlo
da come ti specchiavi
dalle cose per cui ridevi
dovevo si
dai progetti al futuro al singolare
dai cassetti pieni di sogni da tradire
Ma ah quanta nebbia dentro il cuore
avere occhi e orecchie e non sentire
la coscienza che bussa alla porta
e mai nessuno va ad aprire
Io dovevo capirlo
da come mi chiamavi
dal partito per cui votavi
dovevo si
Io dovevo capirlo
dalle piccole cose
le distanze pericolose
dovevo si
dai silenzi vuoti di intesa e poesia
dai miei attacchi improvvisi di narcolessia
Ma......
Era tutto chiaro come il sole
era chiaro nonostante me
(Grazie a nicoletta per questo testo)
da come mi spogliavi
dalla musica che ascoltavi
dovevo si
Io dovevo capirlo
dai tuoi condizionali
dai giornali che non leggevi
dovevo si
dal ritratto delle tue donne complicate
dalle occhiate del tuo migliore amico su me
Io dovevo capirlo
dai treni che perdevi
dai regali che mi facevi
dovevo si
Io dovevo capirlo
da come ti specchiavi
dalle cose per cui ridevi
dovevo si
dai progetti al futuro al singolare
dai cassetti pieni di sogni da tradire
Ma ah quanta nebbia dentro il cuore
avere occhi e orecchie e non sentire
la coscienza che bussa alla porta
e mai nessuno va ad aprire
Io dovevo capirlo
da come mi chiamavi
dal partito per cui votavi
dovevo si
Io dovevo capirlo
dalle piccole cose
le distanze pericolose
dovevo si
dai silenzi vuoti di intesa e poesia
dai miei attacchi improvvisi di narcolessia
Ma......
Era tutto chiaro come il sole
era chiaro nonostante me
(Grazie a nicoletta per questo testo)
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