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Žodžiai dainai: Lucariello. I Nuovi Mille.

Per dare riscatto al mio paese vado avanti con quattro soldi al mese chiusa in laboratorio cuore e mani tese sogno un sorriso per tante vite indifese. La penna trema incerta sul foglio sa bene quello che voglio gridare nomi e cognomi senza silenzi assordanti e paura delle intimidazioni.
RIT: Mille speranze mille vite mille sogni mille destini quando si incontrano fanno scintille fuori dai riflettori si muovono i nuovi mille.
Notte di guardia e buio pattuglio la paura inizia a apparire vorrei abbracciare mia moglie mio figlio ma adesso stringo il ferro freddo di un fucile. Neanche la cenere rimane solo odio tra le mani dall'inferno di fuoco e esploso quel giorno una voce un volto vent'anni giovanni un angelo volato sul lavoro.
RIT. x2
Dell'unita che cosa ne sara se ora i mille sono solo mille difendila con tutta l'anima.
La pelle e nera come questo lavoro e ogni giorno lo stesso purgatorio le mie braccia il mio unico tesoro e l'italia il paese che adoro tra consumismo egoismo e corruzione restare in strada a parlare alle persone un solo sogno stretto dentro al cuore che la politica sia ancora un'occasione.
RIT.
Mille speranze mille destini quando si incontrano fanno scintille fuori dai riflettori si muovono i nuovi mille. Dell'unita che cosa ne sara difendila con tutta l'anima.

(Grazie a Livia Espana per questo testo)