Žodžiai dainai: Lucio Battisti. Cosa Farà Di Nuovo.
Le quattro meno un quarto della notte,
il sonno se n'e andato all'improvviso,
si ferma il borbottio delle guanciotte
l'ombra e severa ma addolcisce il viso.
Cosa non fara piu, cosa fara di nuovo,
cosa fara di meno,
seduta in mezzo al letto lei promette
cosa non fara piu.
Cosa fara di nuovo, cosa fara di meno,
con un leggero margine d'incerto,
con la sincerita di tutto il cuore
leggero, pesante, volubile. Crede le dolcezze
sono come
le amarezze:
pesi falsi senza pieta.
E una misericordia, un'operetta pia
considerare adesso con che garbo
ha piegato, ripiegato e messo via
il maglioncino su un bracciolo, un gambo.
Cosa che rifara, che rifara di nuovo,
non sa se piu, se meno,
seduta in mezzo al letto nel rispetto
timido che ha di se.
E le dolcezze sono,
son come le amarezze
con un cordiale ed umile sospiro
si sente sangue del suo stesso sangue
e corpo del suo corpo in un bel giro
d'edera intorno a se,
con strette blande,
non si resiste piu
e non e piu questione tra il giulivo e il triste.
Seduta in mezzo al letto lei promette:
cosa non fara piu,
cosa fara di nuovo, cosa fara di meno,
con un prudente margine d'incerto.
Le tre e quarantacinque della notte,
il sonno se n'e andato all'improvviso,
le dolcezze sono come le amarezze:
strette blande senza pieta.
Nella notte, sonno sperso,
ombra austera, caro il viso,
con che garbo,
con che umile sospiro:
cosa non fara piu,
cosa fara di nuovo,
cosa fara di meno.
il sonno se n'e andato all'improvviso,
si ferma il borbottio delle guanciotte
l'ombra e severa ma addolcisce il viso.
Cosa non fara piu, cosa fara di nuovo,
cosa fara di meno,
seduta in mezzo al letto lei promette
cosa non fara piu.
Cosa fara di nuovo, cosa fara di meno,
con un leggero margine d'incerto,
con la sincerita di tutto il cuore
leggero, pesante, volubile. Crede le dolcezze
sono come
le amarezze:
pesi falsi senza pieta.
E una misericordia, un'operetta pia
considerare adesso con che garbo
ha piegato, ripiegato e messo via
il maglioncino su un bracciolo, un gambo.
Cosa che rifara, che rifara di nuovo,
non sa se piu, se meno,
seduta in mezzo al letto nel rispetto
timido che ha di se.
E le dolcezze sono,
son come le amarezze
con un cordiale ed umile sospiro
si sente sangue del suo stesso sangue
e corpo del suo corpo in un bel giro
d'edera intorno a se,
con strette blande,
non si resiste piu
e non e piu questione tra il giulivo e il triste.
Seduta in mezzo al letto lei promette:
cosa non fara piu,
cosa fara di nuovo, cosa fara di meno,
con un prudente margine d'incerto.
Le tre e quarantacinque della notte,
il sonno se n'e andato all'improvviso,
le dolcezze sono come le amarezze:
strette blande senza pieta.
Nella notte, sonno sperso,
ombra austera, caro il viso,
con che garbo,
con che umile sospiro:
cosa non fara piu,
cosa fara di nuovo,
cosa fara di meno.
Lucio Battisti
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