Žodžiai dainai: Lucio Battisti. Potrebbe Essere Sera.
Potrebbe essere sera,
potrebbe essere una sera
alabastrina,
con le sue venature ed una serpentina
fessura per passare dalla sera alla notte
con la nostra piccina.
Viola il colore della sera,
l'ora nella quale tutto resta
non tanto com'era, ma come sara.
Rinviate le schegge,
s'infrangono come vetrate
le saracinesche,
come se non dovessero riprendersi piu,
risalire, riaprire un domani.
E i viali vanno avanti in due filari,
per pura educazione, cosi per cortesia
non finisce la via,
pur avendo diverse
ragioni per fermarsi:
cercare gli aggettivi catarifrangenti
infranti e lucenti.
Ma con l'educazione e con la cortesia,
c'e da fare attenzione tra i viali e sulla via
nell'ora in cui si avvera
soltanto il colorito della sera.
Viola paonazza, la ragazza e sola
con suo grande sollievo per godere con me,
si permette un coda, roteata all'intorno,
se la mette, la leva:
potrebbe essere sera.
Le foglie fanno i compiti sui rami:
i bilanci, i conti,
la lettura con occhi castani,
potrebbe essere sera.
E tu potresti ridendo dire
"Non ho spiccioli, resti d'inverno,
ne di primavere, davvero non ne ho,
e non posso cambiare, scusate,
ne l'autunno, ne l'estate."
Viola, paonazza la ragazza e sola,
passa e ripassa la linguetta rosa
sopra il quesito del suo labbro squisito.
E come resiste, ma come resiste
al lamento ottimista di una felicita;
si permette un rifiuto con il mento levato,
piu bellina piu altera
potrebbe essere sera.
Come chi in sonno dicesse una frase cosi,
giorno dopo giorno, un rumore cosi,
a dissolvere a smorire un frase cosi
"Non e cosi com'e, non e com'era"
Tu cedi all'insistenza dolce e viola,
seguendo la pendenza della sera.
potrebbe essere una sera
alabastrina,
con le sue venature ed una serpentina
fessura per passare dalla sera alla notte
con la nostra piccina.
Viola il colore della sera,
l'ora nella quale tutto resta
non tanto com'era, ma come sara.
Rinviate le schegge,
s'infrangono come vetrate
le saracinesche,
come se non dovessero riprendersi piu,
risalire, riaprire un domani.
E i viali vanno avanti in due filari,
per pura educazione, cosi per cortesia
non finisce la via,
pur avendo diverse
ragioni per fermarsi:
cercare gli aggettivi catarifrangenti
infranti e lucenti.
Ma con l'educazione e con la cortesia,
c'e da fare attenzione tra i viali e sulla via
nell'ora in cui si avvera
soltanto il colorito della sera.
Viola paonazza, la ragazza e sola
con suo grande sollievo per godere con me,
si permette un coda, roteata all'intorno,
se la mette, la leva:
potrebbe essere sera.
Le foglie fanno i compiti sui rami:
i bilanci, i conti,
la lettura con occhi castani,
potrebbe essere sera.
E tu potresti ridendo dire
"Non ho spiccioli, resti d'inverno,
ne di primavere, davvero non ne ho,
e non posso cambiare, scusate,
ne l'autunno, ne l'estate."
Viola, paonazza la ragazza e sola,
passa e ripassa la linguetta rosa
sopra il quesito del suo labbro squisito.
E come resiste, ma come resiste
al lamento ottimista di una felicita;
si permette un rifiuto con il mento levato,
piu bellina piu altera
potrebbe essere sera.
Come chi in sonno dicesse una frase cosi,
giorno dopo giorno, un rumore cosi,
a dissolvere a smorire un frase cosi
"Non e cosi com'e, non e com'era"
Tu cedi all'insistenza dolce e viola,
seguendo la pendenza della sera.
Lucio Battisti
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