Žodžiai dainai: Microspasmi. Lento Dentro.
Lento dentro lento resta con in testa
la fissa che per lui la fuori tutto troppo stressa
in testa a lui di esserci non gli interessa
e guarda il mondo pazzo chiuso dalla sua finestra
lui fa l'operaio in una azienda che fa gomma
carico e scarico e ogni tanto tiro qualche somma
i miei passa tempo sono le bocce e la pesca
e mi piace bere il vino in bottiglie di ogni forma
vive con la madre e con il padre in provincia
e il primo a lavorare
e l'ultimo ad andare in mensa
all'apparenza non ci pensa con la divisa addosso
uno come un' altro ma anche senza
il suo rapporto e contorto coi colleghi poco sciolto
lavora punto non lo cagano molto
solo molti ciao
molti molti buon lavoro
pochi bella come stai e pochi sanno il nome vero
ecluso il capo che che se lo ricorda cazzo
il ragazzo si fa il mazzo
per questo gli sta addosso come l'herpes sulle palle
e con le unghie tutte gialle
gli indica il lavoro con ordini da gendarme
fai questo quello sbrigati cazzone
nonostante lui faccia il lavoro di tre persone
ma di stagione in stagione nella testa lento dentro lui matura
ti assicuro la vendetta sara dura
rit.
me la pagherai con me non giochi piu
sono lento dentro ma a fermarti sarai tu
la mia vendetta sara grassa grassa
ti ho preparato gia la cassa
il resto non ce no il resto non conta
il resto cose a me non importa
del resto sei tu che hai voluto tutto questo
ti sei divertito io mi diverto adesso
in un giorno come un'altro con il sole sullo scalpo
fila liscio e dritto il suo passo a un'altro smalto
mentre va a lavoro e molto serio
dietro gli occhiali il suo sguardo spento oggi ha uno strano velo
forse e preda dell'infoio
va per la sua strada senza passare dallo spogliatoio
nessuno se ne accorge come a solito
il tipo e sempre il primo c'e la sua firma in testa ad ogni foglio
senza contare i passi adesso si avvicina alla porta che nasconde il mondo che lo immagazina
entra cerca in una scatola ma niente
gira con un fare troppo intraprendente
lo vede la tra il bancale e il secchio
si spara un sorriso che va da orecchio a orecchio
con un salto e li lo prende
e un bastone di colore verde
chissa a cosa gli serve
guarda l'arma con calma
nella testa pensa questa e la chiave che mi salva
io finisco male ma tu finisci salma
e va verso l'ufficio a completare il dramma
il capo e li coi suoi baffi e la sua aria precisa
guarda il ragazzo e dice cazzo non hai la divisa
lento dentro col bastone che brandisce
senza parlare cento volte lo colpisce...
la fissa che per lui la fuori tutto troppo stressa
in testa a lui di esserci non gli interessa
e guarda il mondo pazzo chiuso dalla sua finestra
lui fa l'operaio in una azienda che fa gomma
carico e scarico e ogni tanto tiro qualche somma
i miei passa tempo sono le bocce e la pesca
e mi piace bere il vino in bottiglie di ogni forma
vive con la madre e con il padre in provincia
e il primo a lavorare
e l'ultimo ad andare in mensa
all'apparenza non ci pensa con la divisa addosso
uno come un' altro ma anche senza
il suo rapporto e contorto coi colleghi poco sciolto
lavora punto non lo cagano molto
solo molti ciao
molti molti buon lavoro
pochi bella come stai e pochi sanno il nome vero
ecluso il capo che che se lo ricorda cazzo
il ragazzo si fa il mazzo
per questo gli sta addosso come l'herpes sulle palle
e con le unghie tutte gialle
gli indica il lavoro con ordini da gendarme
fai questo quello sbrigati cazzone
nonostante lui faccia il lavoro di tre persone
ma di stagione in stagione nella testa lento dentro lui matura
ti assicuro la vendetta sara dura
rit.
me la pagherai con me non giochi piu
sono lento dentro ma a fermarti sarai tu
la mia vendetta sara grassa grassa
ti ho preparato gia la cassa
il resto non ce no il resto non conta
il resto cose a me non importa
del resto sei tu che hai voluto tutto questo
ti sei divertito io mi diverto adesso
in un giorno come un'altro con il sole sullo scalpo
fila liscio e dritto il suo passo a un'altro smalto
mentre va a lavoro e molto serio
dietro gli occhiali il suo sguardo spento oggi ha uno strano velo
forse e preda dell'infoio
va per la sua strada senza passare dallo spogliatoio
nessuno se ne accorge come a solito
il tipo e sempre il primo c'e la sua firma in testa ad ogni foglio
senza contare i passi adesso si avvicina alla porta che nasconde il mondo che lo immagazina
entra cerca in una scatola ma niente
gira con un fare troppo intraprendente
lo vede la tra il bancale e il secchio
si spara un sorriso che va da orecchio a orecchio
con un salto e li lo prende
e un bastone di colore verde
chissa a cosa gli serve
guarda l'arma con calma
nella testa pensa questa e la chiave che mi salva
io finisco male ma tu finisci salma
e va verso l'ufficio a completare il dramma
il capo e li coi suoi baffi e la sua aria precisa
guarda il ragazzo e dice cazzo non hai la divisa
lento dentro col bastone che brandisce
senza parlare cento volte lo colpisce...
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