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Žodžiai dainai: Negramaro. Io Non Lascio Traccia.

E' pallido il mio viso sembro quasi morto
non sento piu' le mani e l'odio che ti porto
e come fossi d'olio scivoli addosso
e non mi importa tanto poi di questo fosso
sul ciglio posso stare
senza dover pensare
al rischio di cadere giu'

che tanto se anche fosse dal mio cranio rotto
non ne' verrebbe fuori mica vino rosso
ma solo il tuo pensiero su di me riflesso
arrugginito dentro come un chiodo fisso
su un ciglio so restare
per questo senz'avere
paura di cadere giu'... giu'... giu'...

io non lascio traccia
come pioggia sulla neve
quando cado mi confondo
con quello che gia' c'e'
si scioglie la mia faccia
e nel fango dei ricordi
quando vivo mi confondi
con quello che gia' c'e'
sono invisibile

non ho del sale sulla lingua e non mi aspetto
che piovano parole tanto qui e' il deserto
la voce che si asciuga e resta dentro al petto
e non c'e' rischio che si perda per difetto
se zitto sai restare
non devi piu' pensare
a rischio di cadere giu'... giu'... giu'...

io non lascio traccia
come pioggia sulla neve
quando cado mi confondo
con quello che gia' c'e'
si scioglie la mia faccia
e nel fango dei ricordi
quando vivo mi confondi
con quello che gia' c'e'
sono invisibile

mi manca l'aria
e mi manca il fiato
e non ha sapore
questa mia pelle
senza odore
e ancora mi credi
fatto di niente
e non ti accorgi che son io
a scegliere di essere
pioggia su neve
su quello che gia' c'e'
sono invisibile
sono invisibile, oramai
sono invisibile
io non lascio traccia
si scioglie la mia faccia
e nel fango dei ricordi
quando vivo mi confondi
con quello che gia' c'e'
sono invisibile