Žodžiai dainai: Pippo Pollina. Chernobyl Dieci Anni Dopo.
Com'e buio il pomeriggio qui a nord est del mondo
soffia un vento e non finisce piu
fosse zolfo appeso alle folate del libeccio
quest'odore strano che arriva da laggiu.
Siamo soli da millenni, dall'alba radioattiva
ma i miei figli al fiume crescero
e se la terra nega i frutti, i fiori e la rugiada
io non me ne andro, io qui rinascero.
Dove sei?
Uomo, dove sei?
A chi hai reso il tuo coraggio?
Alla ricchezza e al suo miraggio?
Siamo solo disperati esseri stanchi
non possiamo andare avanti.
Dove sei?
Uomo, cosa fai?
Hai venduto la tua casa
la tua donna la tua rosa
siamo l'ombra del disprezzo
del potere ad ogni prezzo,
uomo dove te ne andrai?
Guarda fuori adesso, il sole brucia l'orizzonte
e gli arbusti secchi piu che mai?
han mandato a cento e a mille al reattore, al fronte
poveri soldati ignari che non rivedrai.
soffia un vento e non finisce piu
fosse zolfo appeso alle folate del libeccio
quest'odore strano che arriva da laggiu.
Siamo soli da millenni, dall'alba radioattiva
ma i miei figli al fiume crescero
e se la terra nega i frutti, i fiori e la rugiada
io non me ne andro, io qui rinascero.
Dove sei?
Uomo, dove sei?
A chi hai reso il tuo coraggio?
Alla ricchezza e al suo miraggio?
Siamo solo disperati esseri stanchi
non possiamo andare avanti.
Dove sei?
Uomo, cosa fai?
Hai venduto la tua casa
la tua donna la tua rosa
siamo l'ombra del disprezzo
del potere ad ogni prezzo,
uomo dove te ne andrai?
Guarda fuori adesso, il sole brucia l'orizzonte
e gli arbusti secchi piu che mai?
han mandato a cento e a mille al reattore, al fronte
poveri soldati ignari che non rivedrai.
Pippo Pollina
Pippo Pollina
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