Žodžiai dainai: Raige & Zonta. Tora Ki. Ora Dormi.
Il mio dito, sulla tua pelle che scotta si muove e scrive, poi si ferma e scrive ancora, scoprire,
quant?e profondo un respiro, prima di tirarlo e che nel farlo riesco solo a accarezzarlo in superficie
felice, chi non si spiega quella lontananza, la sta aumentando a dismisura impazzendo per accorciarla
chi parla, della paura, sa che l?accresce ma che se riesce la cattura stavolta e per sempre
la cura bussa prepotentemente, c?ha la forza di chi prova, di chi provoca, di chi probabilmente mente
il destino logora, nel gioco delle aspettative, te aspettati verita, solo quelle mie
quelle universali non esistono si perdono, nella liberta, e assomigliano a bugie
in un battito di ciglia viaggio mille miglia, pelle vaniglia e il pensiero si attorciglia nel sentiero
il vero e morbido ciniglia, nel nero, la luna origlia ognuna delle mie parole e se ne meraviglia
una bottiglia e i suoi messaggi, se qualcuno li leggesse annegherebbe in questi s.o.s.,
le grida perse nel mutismo, sono il piu grande degli strilli e tu lo vedi perche brilli
dirti, di darmi il tempo di viverti, e un modo come un altro per esprimerti i miei limiti i miei limiti?
Ora, chiudi gli occhi e respira siamo all?inizio del volo
che colore ha il buio stanotte?
Tu, fai da tetto alla disperazione di un uomo
dammi un colore per affrontare la notte
Ora, chiudi gli occhi e respira siamo all?inizio del volo
che colore ha il buio stanotte?
Tu, fai da tetto alla disperazione di un uomo
dammi un colore per affrontare la notte
La pioggia mi riga il volto, sotto la tua finestra e se non vado via e perche la mia magia e sempre la stessa
chi resta e poi va via resta di nuovo, uomo dentro il suono di un emorragia
e se non domo la frenesia, subisco il tuo fascino il mio battito non lo regalo a chicchessia
l?ironia del destino, si fa burla delle nostre urla, melodia per il cammino terapia della giungla
dove vuoi che giunga con le parole, e brutto qua il silenzio dice molto o addirittura tutto
vivo l?urto della mia natura degli inverni inaccessibile dal momento in cui tu mi afferri
Rit.
Ma te, hai il profumo che sa di speranza, che mi avanza nella testa e che per quanto ci resta mai che mi basta
vai che non basta, vai che non passa, vai che non lascia mai, dai che lo so che o sai
i miei guai sono, tutti nel tuo sorriso, quello di chi vive il Sud del globo e se me lo godo ho deciso
perche ho ucciso i miei demoni con i sogni, e ora stella dormi, buonanotte?
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