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Žodžiai dainai: Renato Zero. Giorni Senza Storia.

Le vele ferme! Tace, il vento?
E adesso che ti inventi ? Capitano!
L'autonomia di un giorno, appena?
E, l'orizzonte laggiu? E? un progetto, blu!
Ti aspetta un giorno, senza storia!
Di quelli che, tu, non vorresti, avere mai?
Che ci scrivi, adesso, su quel libro!?
Capitano!
Giorni, che tu non ci stai?
Stelle buie, a scandire, i pensieri che hai?
Nell'inerzia, di mani e sartie!
Una voce? La tua!
Noi passeggeri, in mare,
Di fretta, andiamo via,
E, galleggiando, su inutili idee,
Pecchiamo, di, fantasia!
Quanta paura, abbiamo?
Fermarci, un poco, a pensare, noi!
Quando, un ricordo, rimpianto, si fa?
Quando, un rimorso, si affaccera?
E il viaggio, e gia, a meta!
Dannati giorni, senza storia!
Nessuno arriva? E niente, mai, se ne va!
Giorni, che, tu non ci sei?
Stelle buie, a scandire,
I pensieri, che hai!
Nell'inerzia, di mani e sartie?
E? col cuore, che vai? Te ne vai!
Noi, passeggeri in mare,
Noi, che corriamo, via,
Ci inabissiamo, in precarie bugie?
E scarsita, d'ironia?
Le storie, che inventiamo,
Crederci, per non morire, noi!
Allora, salpiamo! Piu mare che puoi?
Dai, capitano? Coraggio che,
Il vento, adesso, c'e?
Adesso c'e!
Adesso!!
Dannati giorni, senza storia,
Dovra passare, questo tempo? Prima o poi!
Capitano!