Pensavo che tu fossi la figlia del lattaio Presi la strada bella che passava lungo il fiume Passo la steppa passo la vigna Passo la casa delle mucche
Ah . . . molesta molesta l'idea che si presta Alla voglia di vederti di nuovo Molesto pretesto che non sara puntuale Mi compro il giornale e mi siedo
Che io possa esser dannato se non ti amo. E se cosi non fosse non capirei piu niente. Tutto il mio folle amore lo soffia il cielo lo soffia il
Il collo elastico mi pende sulla giacca In questa impresa malandrina Mirando l'abito che ti misurerai Mi rimetto gli occhi Mi rimetto gli occhi Il naso
Dalla stazione al mare la fortuna mi ha portato qui quanta gente che sale voci che corrono quelli che dormono Dalle stazioni al mare quanta terra che
Carmine, un sopracciglio fragile ti ha reso vulnerabile senno, senno di poi Carmine, il credito ha un limite negli occhi della gente che non ti crede
unica talmente nuova da sembrare unica mi lavero' mi vestiro' per sembrare almeno decente di fronte a te che sembri unica mistica talmente buona da sembrare
Tempo fa mio padre e stato un'aquila Lui non parlava non parlava mai Planava senza guai. . . planava senza guai Preda delle prede che cacciava Lui volava
La notte ti somiglia e nera nera nera nera nera nera nera nera e sembri una creatura sincera l'amore mio non sbaglia sei vera vera vera vera vera vera
Sono un paese di periferia Fammi una sorpresa e mostra la bellezza Io stanchero la mia festa Sono l'acqua fitta che cade improvvisa Esci fuori e danza
Un'alba dopo l'altra in un giorno solo e poi piu di cento gradi sotto zero sul livello della terra che non puoi chiamar cosi quanta presunzione in un
Mario che manca i ricordi perche lavora tanto quante domande fa beve e sta zitto il tenente a lui non manca niente un po la sua citta Il grande amante
Ho molti bimbi appesi al cuore ed hanno amato donne diverse dalla piu piccola alla piu feroce cambiando il tono della mia voce E tengo i loro morsi da
L'allenatore era sensibile, al gioco, alla squadra e alla velocita e faceva cerchi di fumo nell'aria, dopo la vittoria, nell'aria fredda e padana piena
Tu piangi sempre e mangi Mangi e parli a bocca piena Della vita degli altri Come fosse la tua E finisce che parli della mia vita Che non ti appartiene
Sul mare luccica la luna in transito biancheggia il corpo di una bestia acquamarina ed e un incrocio tra il cielo e il fondo cosa mai vista s'inabissa
Gentile sala i miei rispetti soffro per via dei suoi difetti e quando smonto dalla scena farsa e la vita e farsa restera Mi mostra i denti per un niente
Fare l'amore proprio con te e un'occasione rara che non capita poi mai fra tante cose e il resto poi.. poi lentamente