ai miei stupidi problemi Cercando soluzioni, a volte in modi estremi Mi sono fidato delle tue parole, dei tuoi silenzi Forse mi sono accontentato, soltanto di
una volta E cosi semplice Quasi facile Tempo non ne ho Ma per te lo trovero Perche gia so che io T'ASPETTERO Tutta la notte (Grazie a sergo per questo
un santo ma neanche un dannato E spero solo di non essermi sbagliato sul conto di chi ti cerca di essere amico Ma che di te non vale neanche un dito
nel taschino E un dollaro nella valigia In questa notte di Parigi Preda della calura estiva Mi fermo a ridere con un portone Mentre penso alla vita A
strascicava quel culo sulla vespa Di vino sapeva il suo pensiero di tabagismo la sua mano destra Piu perso in fondo al viale a fare visita alla panchina
fiamme E il mio corpo in preda a malori Ma disperarsi non e grande affare In fondo e solo soltanto la vita A volte si vince A volte si perde Poi ricomincia
di certo non ci dormiva Storie di chi vince a meta Storie di chi vince a meta Storie di chi vince a meta Storie di chi vince a meta Ma che splendida
mille dubbi che ho Il tuo voltar pagina mai capiro Aspetto seduto nel dolore piu sparuto Fuori la notte a tagliar via i cuori spezzati in citta Cammino a
si slega quelle scarpe a meta E' gia mattino nella valle dei sogni, e gia mattino anche giu in citta Ora partiamo per le nostre sudate ore morte di un
sospeso fra mille orrori Col mio mento attento m'immergo a priori Il treno arriva da lontano pieno di gente Nessuno grida a qualcuno nessuno bada piu a niente. (Grazie a
domenica passava piu lunatica di quanto volessi I miei errori ricadevano sui miei pudori mai commessi Mentre aspettavo Lucinda mi facevo qualche bicchiere di
Mezzanotte di una domenica di luglio partivo in seguto a paura o un grande sbaglio luccicava quella strada bagnata la mia mente confusa e annebbiata
un cane parlante. Venti figlie offese su un vagone di un grande treno francese e un nano danzante. E poi romanzi senza un racconto asciutti come pesci di